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Magic cookie

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Un magic cookie, o semplicemente cookie, è un token digitale, ovvero un breve pacchetto di dati scambiato tra programmi in comunicazione fra loro, dai contenuti solitamente opachi, ovvero non significativi per il programma destinatario. Il dato è infatti tipicamente interpretato solo quando, in un secondo momento, il destinatario restituisce il cookie al mittente originario o ad un altro programma. Molto spesso il cookie è usato in maniera simile a un ticket, cioè un magic number generato da un server per un client e in grado di identificare quest'ultimo in maniera univoca. Il ticket, essendo difficilmente falsificabile, può essere utilizzato come prova di autenticazione o di autorizzazione.[1][2]

Gettoni numerici e cromatici di un guardaroba.
Gettone telefonico italiano.

Per analogia con la vita reale, un magic cookie è molto simile al gettone, che si riceve nei guardaroba, ad esempio quando, entrando in un teatro o un museo, si lascia in custodia un soprabito. Sebbene il gettone non abbia alcun significato intrinseco, la sua unicità permette al possessore di riavere lo stesso cappotto e lo stesso ombrello che aveva depositato, pur essendo totalmente all'oscuro (opacità dei dati) di come il personale custodisca e reperisca tali oggetti. Un'altra simile analogia è possibile con quei dischi di metallo che nel XX secolo autorizzavano il possessore ad una telefonata di qualche scatto: i gettoni telefonici.

Il sistema di autenticazione di X Window System utilizza un magic cookie, tipicamente memorizzato nel file .Xauthority di un utente, per identificare e autorizzare tale utente su quella macchina.[3]

Il protocollo HTTP, usato tipicamente per trasferire risorse web quali ipertesti o contenuti multimediali, è stato esteso rispetto alle formulazioni originali aggiungendo meccanismi di gestione di cookie per realizzare una comunicazione che potesse mantenere informazioni di stato. I cookie di HTTP sono spesso usati dai server web non solo per identificare un client, solitamente il browser, e per realizzare quei meccanismi di autenticazione dell'utente relativi alla procedura di login, ma talvolta anche per memorizzare vere e proprie informazioni, come una coppia chiave-valore.[4][5]

  1. (EN) Eric Raymond, Magic cookie, su The Jargon File. URL consultato l'11 luglio 2015.
  2. Eric Raymond, syn (traduttore), Magic cookie, su Jargon File. URL consultato l'11 luglio 2015.
  3. Xsecurity man page, su X.org. URL consultato l'11 luglio 2015.
  4. (EN) D. Kristol e L. Montulli, HTTP State Management Mechanism, in RFC, n. 2109, Internet Engineering Task Force (IETF), Network Working Group, febbraio 1997. URL consultato l'11 luglio 2015.
  5. (EN) A. Barth, HTTP State Management Mechanism, in RFC, n. 6265, Internet Engineering Task Force (IETF), Network Working Group, aprile 2011, ISSN 2070-1721 (WC · ACNP). URL consultato l'11 luglio 2015.

Voci correlate

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